Monday, March 16, 2009

In...soddisfazione

Che coglie chi cerca nelle fitte trame di notizie che si intrecciano su giornali e tv qualche dettaglio in più, o semplicemente più preciso. Saranno le fonti avare, forse.
Che colpisce chi pensa di meritare di più, o semplicemente più riconoscimento. Delle proprie qualità, come dei propri dolori.
Lumumba, che non è la chiambrettiana Lubamba, additato da subito come responsabile della morte di Meredith sconta 14 giorni di carcerazione preventiva per un teorema del giudice fondato su una falsa testimonianza e smontato da riscontri estrinseci. La reclusione viene risarcita con 8000 euro. Pochi secondo il difensore. Che non sa forse che esiste un tariffario dell'ingiusta detenzione e sorvola sul fatto che la Knox possa essere stata la causa dell'infamia che ha coperto il suo assistito e che forse avrebbe dovuto rivolgere contro l'inglesina un'azione per lesione di immagine, visto che la ribalta mediatica è stata prodotta da una sua accusa. Cosa deve lo Stato? Ingannato anch'esso.
Causa effetto, meccanismo elementare e proprio per questo spesso ignorato.

Cani cinici e casi clinici nella crasi ciclica della ragione

I peggiori amici dell'uomo. Poveri cani, che vita! Costretti a camminare a quattro zampe, pressocché svestiti tutto il giorno, anche con la pioggia e senza poter impugnare un ombrello. Con il pelo irregolare senza poter andare dal parrucchiere. Con una fame e una sete soddisfatte con ritagli e avanzi solidi, con pozze raccogliticce e luride, spesso vicino alle fontane. Non vanno a scuola ad imparare l'abbecedario e dunque abbaiano, non seguono corsi di bon ton e dunque ignorano l'uso delle posate.
Vogliamo dunque perdonarli se, adocchiando un profumato pezzo di carne pedalante, gli si fanno incontro, chiedendogli cortesemente di scendere dalla bicicletta per giocare con loro e, al suo rifiuto, offesi, lo strattonano e gli raccontano all'orecchio le loro storie. Peccato che essendo cani abbiano i canini piuttosto affilati e che non riescano a ponderare la forza di pressione sulle orecchie e che sbagliando anche mira (in fondo non sono andati neppure ad un corso di tiro con l'arco) colpiscano per caso un occhio, affondando i denti, per errore, nella gola o nel cervello del frugoletto.
Eh sì perché la colpa è del custode, che viene arrestato per "concorso in omicidio colposo". Cane lui e pure il magistrato che dovrà spiegare giuridicamente i sottili tesi fili che legano una condotta partecipativa di un uomo e dei suoi cani. Dunque in gabbia lui e fuori i cani.
Che il giorno dopo, prendendoci gusto, riprendono a passeggiare pasteggiando nella posteggia.