Sunday, February 15, 2009

Nepotismo discriminante e nepotismo scriminato

Sotto una caduta di Stella, Perotti, Carlucci e Castaldo restiamo convinti che il sistema universitario sia marcio, che i professori, detti baroni, siano agenzie di collocamento di figli nipoti mogli e concubine e pensiamo che tutto ciò sia sbagliato e biasimiamo i potenti che per dare lustro alla propria progenie riflettono su di essa i loro bagliori, segnandone il cammino, illuminandone la strada, accecando potenziali concorrenti, magari migliori. Ci si aspetta che nel vortice di un'opinione pubblica ipersensibilizzata intervenga una moralizzazione esemplare da chi detiene il controllo delle istituzioni, da chi è preposto alla funzione delicatissima di far funzionare la Costituzione cui ha prestato giuramento. E così è stato anche per la nomina dell'organismo di vigilanza incaricato di controllare il rispetto degli impegni di Telecom Italia nella garanzia dell'accesso alla rete; un board cui saranno preposti professionisti di chiara fama. Ma saranno destinati anche quelli di rischiarata fama, rischiarata da quella luce talvolta salvifica tal altra protettiva di un genitore. Tra questi non pensate di trovare un figlio di Berlusconi, sarebbe troppo smaccato favoritismo, ma solo un certo Giulio, giovane giurista di grandi speranze e di forti retrospettive, di cognome fa Napolitano, vi suggerisce qualcosa?

1 comment:

Anonymous said...

più che sull'osservazione un commento diventa d'obbligo sull'osservatore:
sempre acuto nella valutazione del vivere quotidiano ed arguto nella sua esposizione e diffusione...
complimenti vivissimi