Friday, May 22, 2009
Condor, altro che Aquila
Leggo e trasecolo. L'umanità affonda sempre più nelle sue radici animali, evolvendo solo in apparenza prima attorcigliando se stesso in cavi telefonici e informatici, quindi facendoli sparire e comunicando nell'etere con un mondo che non conosce, ma che finge bene di conoscere. La regressione è tutta interiore. Gli istinti ferini riemergono in modo preoccupante dall'escalation continua inarrestabile della violenza in tutte le sue manifestazioni. Per restare all'epicentro del caos: dagli sciacalli post-terremoto agli avvoltoi della ricostruzione, che occupano spazi riservati al ristoro di altri legittimati ed abusano delle sovvenzioni stanziate dal Governo. Che, munificamente, aveva disposto il 100% di reintegro per la ripristino della prima casa per i residenti aquilani, ma ecco che fioccano richieste di più di un terzo superiori ai residenti (100000 su 70000). Ma il Governo assicura, ci sarà qualche ritardo ma dovremo svolgere dei controlli rapidi: il che vuol dire che qualche condor riuscirà a metterci il becco. Questa sì che è beneficenza. E se facessimo invece pagare i costi della ricostruzione a chi dolosamente ha insinuato la sua domanda? Nell'Utopia forse succederebbe, in un mondo senza approfittatori, senza violenti, senza truffaldini, in un mondo senza umani.
Wednesday, May 6, 2009
Strazziale
Così è la 'politica' del PD. Una ridda di tentativi inesausti di delegittimare, ricorrendo ad uno strumentario 'di bassa Lega', la leadership attuale che ha il coraggio di governare secondo le proprie idee e non quelle degli altri. La devastante sconfitta del golden boy che voleva portare l'America in Italia è un chiaro segno della debolezza di argomenti della sinistra italiana, che rivive, con bagliori che preludono ad una rinascita, solo nelle espressioni più viscerali del veterocomunismo o del populismo dipietrista, vera spina nel fianco di un'Italia stremata. La delazione, già dai tempi della scuola, è un fatto eticamente infamante. Eppure il sistema giudiziario, specie in tempi passati, non ha esitato a ricorrervi a piene mani, spesso eccedendo. Che i pubblici ufficiali provvedano a segnalare la presenza sul territorio di soggetti non regolarmente stabiliti in Italia (il che presuppone la probabile assenza di una fonte reddituale e di una sistemazione abitativa decorosa, ovvero la subordinazione degli stessi alla potestà dominicale di altri), non mi pare da esecrare. Che i medici e i presidi di scuola collaborino alla civilizzazione (nel senso del rispetto di regole certe) di un Paese squassato da illegalità ed elusioni, cooperando attivamente e responsabilmente alla definizione di diritti e doveri di ciascuno, fermo restando il prevalente e umano diritto alla salute, non mi pare una cosa fascista. Eppure le disposizioni che questi effetti avrebbero avuto sono stati eliminate dal pacchetto sicurezza in votazione alla Camera, garantendo di fatto la permanenza dello status di clandestino integrato, cioè di trasgressore delle leggi italiane che, non potendo essere sanzionato in quanto non agevolmente individuabile nelle maglie labirintiche del territorio e della burocrazia, ha tuttavia il diritto di fruire dei servizi, di tutti i servizi che lo Stato offre. Che uno Stato civile offrirebbe a soggetti 'regolari'. Ebbene nonostante il pavido revirement della maggioranza, l'oratore Franceschini non trova di meglio che rievocare le leggi razziali e la strumentalizzazione della paura collettiva, spingendo masse di inconsapevoli verso un naufragio garantista che è alla base dell'involuzione sociale del Paese. Non si rende conto di quanto sia poco educativo consentire la convivenza non sanzionata di chi obbedisce e di chi non obbedisce: in quale famiglia ha vissuto? Stra(z)iante!
Labels:
Franceschini,
leggi razziali,
Pacchetto sicurezza
Subscribe to:
Posts (Atom)