Tuesday, June 9, 2009

Elezioni, erezioni ed eruzioni

Passata è la tempesta ormonal-elettorale, gli uccelli continuano a far festa. D'altronde è la mona-archia imperante.
Terminata dunque la disfida elettorale che ha visto milioni di alberi abbattuti per vedere impressi su manifesti della durata di 12-24 ore (in base alla velocità degli attacchini dell'avversario politico) facce nuove, pulite, sporche, truccate, ritoccate, è il momento dell'analisi, esercizio altrettanto inutile delle prognosi e dei sondaggi. Ma tant'è, non si può restare indifferenti alla campagna minimal-choc di Berlusconi e alle solite noiose nenie di sinistra abbarbicate sui seni maggiorenni di Noemi, sulle decisioni oblique dei giudici, sulle accuse di reviviscenza dittatoriale, tutte dirette ad un unico obiettivo: Berlusconi. La sinistra, anche quella che si pretende e si presenta come 'intelligente', fatica a comprendere che la causa dello sfascio (nel senso di distruzione e non di cambio del pannolino, dunque segno di caduta senile e non di freschezza rampante) di una delle sue componenti, la più rappresentativa, il PD è dovuta a questi reiterati sterili attacchi alla persona, ad una persona. Ma d'altronde l'italiano, mediamente pecorone e pelandrone, viscidamente incollato al gossip e morbosamente avido di nuove immagini 'proibite' di momenti privati e - spera - scandalosi, unici a dargli l'ebbrezza vibrante di una scossa testosteronica ad una mente avvizzita dalle recidivanti argomentazioni di una leadership imbarazzante, l'italiano, dicevo, gode nel parlar male dell'altro, nel conculcare le eccellenze, nel serbare ed alimentare invidia verso chi ce la fa, nel ridurre la politica ad uno specchio dei propri difetti. La deriva a destra dell'Europa stacca, come una faglia di Sant'Andrea, una sezione del proprio territorio, in italico loco, in basso loco, in sudico (ma non sudicio) loco: Portici e Pompei, due roccaforti della sinistra vecchio stampa. è bellissimo passeggiare per le strade di questi paesi, dove la monnezza indifferenziata è un ricordo, una cartolina della vicina Napoli, dove il fetido nauseabondo miasma non proviene da sacchetti ammassati sotto un sole liquefacente, ma dalla decomposizione interna di corpi semoventi, sorridenti, spendenti e mangianti, plurimangianti, in una splendida cornice di laissez faire. Prendiamo Portici. Il cui sindaco, ex missino, quindi margheritino demitiano, quindi piddino fai da te, ha tenuto pulite le strade durante l'emergenza rifiuti, tenendole peraltro ingombre con cantieri che, nell'orgia riqualificatoria delle iniziative sovvenzionate da Regione ed Europa (regione-tramite), disfacevano e rifacevano strade e marciapiedi, talvolta peggiorandole, ma sempre foraggiando l'economia affaristica. Da un 63 % delle scorse elezioni passa ad un 70 %, annichilendo la destra, che paradossalmente piazza il proprio consigliere provinciale, sostituendo quello uscente, proprio del PD. E chi sarà mai 'sto Cuomo? un novello De Luca che a Salerno ha reso vivibile e desiderabile la città. Nient'affatto! Nelle strade scorrazzano delinquenti di ogni risma mentre diligenti impettiti vigili sollecitano a liberare strisce pedonali inutilizzate, e l'incuria e l'illegalità fioriscono ovunque senza presidi dell'autorità. Il porticese ed il pompeiano non hanno compreso il cammino di distanasia intrapreso: con la provincia di destra e la regione di destra che tipo di collaborazione potranno mai avere? è già tanto se qualcuno di assai temibile e sterminatore non si sveglia ribellandosi allo sconcio e annegando i paesi in rivoli caldi per consentire la ricostruzione della dignità dei loro paesani, che passa attraverso la loro distruzione.

Matera in Europa

Eh sì c'è un pezzo (un bel pezzo) di Basilicata in Europa, non una prezzemolina, sia chiaro, ma una laureanda in Scienze dell'educazione che ha nel suo curriculum 'pubblico' qualche presentazione sulla Rai e soprattutto un paio di amori che -shhh- devono rimanere segreti: il primo con un agente SISDI, il secondo, quello più fruttifero e strategico, con il figlio del numero 2 dell'intelligence (???) italiana, con il nome da pugile, un tale La Motta. Dunque tra i meriti accreditati dal Nostro Signore delle Candidature figurano una laurea (triennale) in fieri, un imparentamento 'eccellente' e il bell'aspetto. Cambia dunque la tavola dei valori. Meglio essere laureandi (il top sarebbe diplomandi), figli o nuore di qualcuno e possibilmente con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Così sì che si cambia l'Italia, altro che la Germania di quell'altro tipo altrettanto basso che voleva tutti atletici e con i colori giusti, di certo non abbronzati!