Colpo di sole o colpo di spugna? Due aspetti (negativo e positivo) delle frenetiche non fronetiche caldane d'agosto, con uno si delira, con l'altro ci si rinfrescano le idee e, talvolta, si rade la tabula dei vecchi propositi. La linea di demarcazione tra la crisi politica del PDL e la deriva del Paese è molto labile e tende quasi a coincidere con le centrifughe e progressive spinte degli insorti del Sud(d) e del Nord. La robusta Lega vede insidiarsi l'ambito federalismo/separatismo dai rigurgiti meridionalisti di un partito trasversale, che per antonomasia si mette di traverso sull'allocazione di fondi servilmente lasciati defluire verso banche e istituti finanziari settentrionali e reclama considerazione, che vuol dire risorse. Non a pioggia, ribadiscono, anche se ce ne sarebbe punto bisogno, ma in rivoli ben definiti verso destinatari individuati (e soprattutto progetti ...). Per quanto il Nordest, locomotiva del paese, si lamenti, non c'è paragone tra l'assenza di stato nel sud e quella in padania e se il costo della vita tenesse conto dei bilanciamenti e delle compensazioni che ogni famiglia deve fare con propri soldi per coprire disservizi o a-servizi pubblici altro che contrazione degli stipendi meridionali ...
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