Thursday, December 18, 2008
Questione etica e questione etilica
Inevitabilmente si intrecciano. Nell'una si cerca di darla a bere, nell'altra si cerca di non far bere. Simmetriche contraddizioni di una politica di facciata. I PM continuano a sentire le voci e i 'puri' di sinistra (s)travolti e inebetiti dall'uragano delle inchieste e dalle sconfitte elettorali cominciano a temere una tangentopoli in salsa rossa. Intanto a Napoli si abbattono gli alberi della Giunta comunale, ma la Quercia resta al suo posto, tetragona ai forti venti di cambiamento. Una decisione coerente e tutto sommato coraggiosa, che ricorda chi, in procinto di perdere tutto, si attacca a quello che ha, consapevole di ritardare così la sua morte politica. In Abruzzo uno dei possibili candidati al governo della regione, sindaco di Pescara, area PD, arrestato. A Potenza collusioni con un parlamentare PD. E intanto si pensa a ridurre da 0,5 a 0,2 il tasso alcolemico consentito per la guida di veicoli, tanto vale ridurlo a zero. Come ogni abbassamento della soglia di punibilità, si produrrà un'astensione di quelli che già bevevano poco con un impatto pressocché zero su quelli che bevevano già tanto. La differenza tra i due valori è un'inezia, forse un bicchiere di vino. Ma se si mettessero pene esemplari per i guidatori in stato d'ebbrezza: tipo ritiro patente a partire da 1 anno a crescere proporzionalmente allo sforamento del limite? e per quelli che cagionano lesioni gravi o morte di altri un'incriminazione per omicidio volontario con pena minima di 10 anni e sospensione della patente fino al superamento con esito positivo di due anni di cura presso strutture di disintossicazione? E se si applicassero per davvero queste misure avremmo bisogno dello 0,3 o dello 0,0000001 per mille per eliminare il rischio di alcolisti al volante?
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