Monday, December 28, 2009

L'orrore degli errori

Cosa dire della lingua italiana? Come una diafana creatura di cristallo mostra la sua fragilità ad ogni contatto con qualsivoglia esponente dell'umana specie. Come nell'ormai declinata pubblica moralità, che si fa beffe di rispetto per gli altri e dignità individuale, anche nell'uso attuale delle parole si affermano arroganti (e affoganti) atteggiamenti di oblio di processi sintattici e strutture grammaticali. I pochissimi modesti esempi che si raccolgono costituiscono solo la cima dell'iceberg: appartengono, senza accedere a pedanti censure, a quella serie di lassismi linguistici cui è ormai inutile porre freno se non si eliminano le ignoranze che li consolidano.

Primo esempio tratto da un sito di specialisti di informatica:
"File illegibili e inutilizzabili. Hard disk, l’esperto risponde (http://canali.kataweb.it/kataweb-itech/2009/12/25/hardisk/?ref=rephpsp1)"
Se un titolo del genere passa per i neuroni del redattore e quindi i controlli dell'amministratore del sito e non viene corretto domani un sedicenne appassionato di informatica si sentirà legittimato a scrivere quella parola irripetibile in un elaborato ed il suo professore, a meno che non sia 'compagno di legende' del succitato redattore, altrettanto legittimato a dargli un bel 2. La democrazia culturale è da sempre nemica della cultura democratica.

Secondo esempio tratto dal sito del Governo italiano: "Dossier e approfondimenti su materie inerenti le Politiche europee (http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/sez_dossier/politiche_com/index.asp)"

Esempio classico di un diffuso malcostume 'burocratese' che è l'applicazione di un approccio di un'esattezza aritmetica: dopo il participio presente ci vuole il complemento oggetto! Analogo destino è subito infatti dall'ermetica parola "afferente". E rappresenta senz'altro il più insopportabile vezzo degli ignoranti di oggi: utilizzassero "riguardanti" e lasciassero in pace i verbi difficili!

Non immune neppure l'organo governativo che dovrebbe disciplinare e dirigere l'esercizio della pubblica istruzione.

"QUESITI INERENTI IL BANDO FISR 2002 (http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0015Atti_M/3009QUESIT_cf3.htm)".

D'istruzione manco a parlarne, distruzione senz'altro.

Friday, December 18, 2009

C'è moda e modo

Che sia trendy declinare al femminile ogni sostantivo 'orrendamente' maschile è cosa troppo evidente per discuterne, come tra l'altro gli esiti cacofonici e talvolta ridicoli cui l'oltranzismo ottuso non riesce a rinunciare. Ulteriore monstrum partorita da una linea ideologica che ha prodotto nel tempo diffusi disagi psicologici, pur eliminando alcune odiose storture dell'impostazione patriarcale della società, è la sentenza in corso di deposito della Corte costituzionale che ha giudicato legittima alla luce dei valori della Carta del '48 la nuova legge elettorale della regione Campania nella parte in cui prevede l'annullamento della seconda parte del voto di un cittadino laddove questi non abbia scritto un candidato di sesso diverso dal primo preferito. Peccato che non abbiano trattato la questione in caso di transessuali il cui passaggio da un sesso all'altro non si sia ancora del tutto compiuto. Sarebbe forse stata ancora più di moda!

Abuso di libertà e licenza di uccidere

Uno dei problemi del Bel?paese è l'ipocrisia valoriale. A fianco del tramonto del freno inibitore della moralità in ogni settore privato e pubblico, ci si ostina a sbandierare una pretesa civiltà coincidente con la garanzia delle libertà individuali. Guai a toccare l'informazione professionale, portatrice del 'vero' e del 'giusto', ma anche quella amatoriale, improvvisata, free lance dei blogger. Che possono così sbizzarrirsi con minori vincoli e pochi controlli a esercitare quel sacro diritto di esprimere la propria opinione su qualsiasi argomento, con qualsiasi tono e modalità. Odio una persona? mi apro un gruppo su facebook e inveisco contro di lui insieme con altri che la pensino come me; oppure ci faccio un bel film dal titolo inequivoco inneggiante alla sua uccisione; oppure scrivo che è un mafioso. Fin quando si coltiva questa 'passione' per la propria libertà di critica nel chiuso del proprio salotto con i propri amici, nulla quaestio (salvi i limiti di ordine pubblico), ma se brandisco questa cosiddetta libertà e ne faccio un'arma dialettica concorrendo a generare, anche se infondatamente, la condivisione dei contenuti del mio messaggio, sulla base dell'effetto gregario che deriva da qualsiasi sentimento forte, allora, probabilmente sto travalicando i confini segnati dal rispetto dell'altro e sto abusando della mia 'libertà'. e che un abuso socialmente rilevante e politicamente foriero di evoluzioni incontrollabili debba essere prevenuto ove possibile e represso ove manifestatosi penso appartenga alla medesima matrice 'civile' dei diritti/doveri di una comunità 'sana'. Evitiamo allora di ricorrere alla retorica della libertà per difendere quelli che facendone cattivo uso la sviliscono riducendone di molto il carattere 'fondamentale'.

Mari puliti

Draghe di mare. Per un paradosso linguistico non emettono alcunché ma ingurgitano, al fine di depurare un ambiente intossicato da rifiuti di ogni specie. Buste di plastica e imballaggi soprattutto. Si accettano allora volontari. Disposti a ripulire il mare italiano, a cominciare dall'Adriatico, visto che gli ultimi sette si sono appena arenati sulle rive pugliese, estenuati da turni di lavoro massacranti ma principalmente da quintali di cibo del progresso. Poveri miopi capodogli!

Thursday, December 17, 2009

Go go morra go go

A gogò. Quando si dice cinema neorealistico, si dice pure realistico e quasi preconizzante. Dopo Fabbricino e Terracciano, Venosa è stato arrestato. Cosa accomuna i tre? Erano tutti attori del celebr(ol)e(so) film del garrulo Garrone. E non hanno certo fatto fatica ad immedesimarsi nella parte...

Thursday, December 3, 2009

Sotto ... zero

A Cortina si scia, fiocchi veri. Non artificiali come le confezioni 'cinematografiche' delle storie berlusconiane, in scena stasera su RaiDue. Meno male che qualche cialtrone si dedica ad attività alternative al giornalismo, non si sa mai cosa ci riserva il domani. Ma l'imitazione di BluNotte, ChiL'HaVisto, AmoreCriminale è P I E T O S A. Non è arte loro, nonostante un ormai declinante Haber, è l'urlo stonato del cigno nero che avvolge il suo collo intorno alla chioma argentata e a quella ricciuta di un paio di vergogne dell'informazione televisiva. Che, almeno uno dei due, prosegue la trasmissione con un understatement spocchioso come pochi, ancora peggio dell'arroganza da ras del quartiere con cui normalmente conduce il circo (anche in senso strutturale) del giovedì. Con la presenza di un venditore di libri, che dovrebbe conoscere gli argomenti di cui ha scritto, costantemente sbugiardato dai protagonisti delle vicende, che si presumono essere in mala fede. La verità è un Travaglio, guru autocompiaciuto ed autocelebrato sulle orme di un fallimentare PM: la rovina è vicina. Si è ormai sfondato il muro del ridicolo e le opinioni diventano gag e gli interlocutori burattini di una commedia amara e senza fine (nei due sensi del termine).