Sì. è finita la tempesta referendaria che ha sconvolto mediaticamente l'ultima settimana. Corale la risposta delle urne, cinerarie, della democrazia (?). Ormai quello che era un cd. istituto di democrazia diretta, funzionale all'espressione, solo in negativo, della volontà popolare è divenuto un elemento del folklore italiano, cristallizzato nell'alternativa bipolare cui ormai i cittadini sembrano avvezzi per effetto, da un lato, di manipolati televoto da casa, dall'altro, della propaganda omicidiaria condotta da anni contro il più cabarettistico dei governi possibili. La diade amico/nemico trova la sua sintesi sociologica negli eventi tragicomici dell'Italia degli ultimi due anni che annaspa dietro un simulacro esangue e malaticcio di alternativa ad un'icona del benestare e del meglio sembrare, in una lotta all'ultimo share.
Sì/No. Via media non est e l'italiano, nostalgico del voto/non voto al centro (ah, la Seicento...), è colto impreparato e non vota o quasi.
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