Inutile e disperante il tentativo di digerire le corbellerie grammaticali e sintattiche diffuse su/da/tra gli organi di informazione, principali avamposti dell'educazione culturale (all'italiana). Siamo un paese dall'ottima cucina e tale attitudine contamina le altre capacità al punto di far scrivere come si mangia, masticando parole, deglutendo sillabe, e via dicendo. L'ultima sul CorSera del 29 settembre: a proposito della lettera-messaggio inviata da Trichet, presidente della BCE, al governo italiano in cui si raccomandava più energia nelle operazioni di correzione del bilancio, in riferimento ad alcune manovre correttive 'imposte', il buon Mario Sensini scrive che la manovra di 3 punti di PIL "ha fatto tremare le vene ai polsi di Giulio Tremonti". Sensazione particolare, soprattutto se localizzata; nell'immaginazione poetica dell'articolista suppongo si tratti della contenuta veemenza di un iracondo prima di avere uno scatto feroce di rabbia. Non so se è proprio questo il significato che voleva trasmetterci. Ad ogni modo la citazione dantesca resta tutta sullo sfondo sconsolato di una permanente crisi del linguaggio.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment