Wednesday, December 24, 2008
Maschi, più maschi, maschissimi
Un cantante che, si dice, è molto vicino alla fede cattolica e gli omosessuali protagonisti dell'ultima ennesima inutile bagarre machistica. Eh sì, perché a ben vedere i più maschilisti del pianeta sembrano proprio essere gli omosessuali maschi e altrettanto dicasi, al contrario, per quelli femmine, cui non dispiacerà la conservazione del plurale maschile. Entrambe queste tipologie escludono infatti la simmetrica ed opposta metà del cielo dal proprio orizzonte esistenziale, assolutizzando l'essere maschi o femmine. Parlando di fusione tra anime non di corpi e purificando così quello che a molti appare un turpe e oltraggioso melting pot. Ma non è questo il punto: se si vuole conquistare un posto nel mondo, occorre dimostrare di essere disposti a comunicare, a misurarsi, a confrontarsi e non certo cercare di imporre 'terrorislamicamente' una verità di parte al tutto, né tantomeno di fare barricate, tracciare solchi di separazione, interrompere i flussi. Purtroppo quest'ultima è stata la strategia minacciata dalle associazioni esponenziali degli omosessuali, che si sono trincerati ancora una volta dietro un vittimismo di facciata difensivo ed irritante. Nel sospetto che il titolo 'Luca era gay' della canzone di Povia, che verrà presentata a Sanremo il prossimo febbraio, nasconda un atto di condanna dell'omosessualità come se fosse una malattia, quelle associazioni hanno annunciato il blocco della manifestazione canora. Atteggiamento molto responsabile e rispettoso della diversità delle opinioni, tipico delle comunità chiuse cui non interessa il dialogo, tipico della sinistra politica italiana (o di quel che resta di essa) e della parte estremista e violenta dell'Islam. Amen, per un futuro relativista!
Thursday, December 18, 2008
Questione etica e questione etilica
Inevitabilmente si intrecciano. Nell'una si cerca di darla a bere, nell'altra si cerca di non far bere. Simmetriche contraddizioni di una politica di facciata. I PM continuano a sentire le voci e i 'puri' di sinistra (s)travolti e inebetiti dall'uragano delle inchieste e dalle sconfitte elettorali cominciano a temere una tangentopoli in salsa rossa. Intanto a Napoli si abbattono gli alberi della Giunta comunale, ma la Quercia resta al suo posto, tetragona ai forti venti di cambiamento. Una decisione coerente e tutto sommato coraggiosa, che ricorda chi, in procinto di perdere tutto, si attacca a quello che ha, consapevole di ritardare così la sua morte politica. In Abruzzo uno dei possibili candidati al governo della regione, sindaco di Pescara, area PD, arrestato. A Potenza collusioni con un parlamentare PD. E intanto si pensa a ridurre da 0,5 a 0,2 il tasso alcolemico consentito per la guida di veicoli, tanto vale ridurlo a zero. Come ogni abbassamento della soglia di punibilità, si produrrà un'astensione di quelli che già bevevano poco con un impatto pressocché zero su quelli che bevevano già tanto. La differenza tra i due valori è un'inezia, forse un bicchiere di vino. Ma se si mettessero pene esemplari per i guidatori in stato d'ebbrezza: tipo ritiro patente a partire da 1 anno a crescere proporzionalmente allo sforamento del limite? e per quelli che cagionano lesioni gravi o morte di altri un'incriminazione per omicidio volontario con pena minima di 10 anni e sospensione della patente fino al superamento con esito positivo di due anni di cura presso strutture di disintossicazione? E se si applicassero per davvero queste misure avremmo bisogno dello 0,3 o dello 0,0000001 per mille per eliminare il rischio di alcolisti al volante?
D'Agostino in Vespa
Triste passerella senile nel salotto televisivo da parte di un gossiparo d'alto bordo e di un fotografo dall'occhio vivido, entrambi, con finto disgusto, sbavanti per le carrozzerie rifatte delle abitanti del piccolo schermo. Proprio quelle che rendono anche se non pendono. Marketta alla Chiambretti destinata a chi nel dossier fotografico di Cafonal c'è o vorrebbe esserci. Perché, come usa dirsi, entrare in certi salotti significa 'essere arrivati'.
Thursday, December 4, 2008
Ormone di Palazzo
Come fanno a destare tutto questo interesse mediatico le nuove prezzemoline della TV, in arte le gemelle De Vivo. Napoletane, anzi napoletanissime, sincere e disinibite ai limiti dell'arroganza, sguaiate e pettegole sul fondo del baratro della inciviltà. Linguacciute e maldicenti, invidiose e conturbanti fanno del loro 'ienismo' un'arma di seduzione: sì perché non c'è di meglio per l'uomo cacciatore che vedere prede aggressive con tutti e docili con lui, conferendo un'illusione di rara forza e dominanza. Così il cd. 'cavaliere del Cialis' non può resistere all'appetitoso dessert e le invita in un deserto palazzo, per un'ora intera.
Ci scusiamo per il disagio
Stazione di Roma. Ora prevista per la partenza: 15.45. Eurostar, pagato per la velocità. Sul display scorrono i numeri dei minuti di ritardo come fossero rotelle impazzite di una slot machine. 10, 20, 30, 40. Ciò che è incomprensibile è che quel treno non proveniva dalla giungla urbana o dalla Siberia, ma si formava a Roma: preparazione treno, dice laconicamente l'altoparlante. E che treno! uscito da un museo ferroviario, il vecchio pendolino continua a sfrecciare sui binari, dimostrando 1. che il materiale di Trenitalia non è sufficiente a reggere la domanda dell'utenza; 2. che se si considera ES un treno di 20 anni fa, vuol dire che i progressi sono solo virtuali e di facciata (vi ricordate la squallida orgogliosa affermazione di aver superato i 300 km/h con il TAV? ora fortunatamente soppressa) e gli aumenti di prezzi con essi giustificati sono l'ennesima prova della gestione gain oriented delle nuove Ferrovie. Senza che il tutto si traduca in quel che l'utente si attende e veramente conta: puntualità! Tra l'altro è appena da notare che le sedute dei vecchi treni, sia dei diretti divenuti con un maquillage squisitamente verbale ICplus, sia dei Pendolini sono decisamente più comodi di quelli del TAV e costano la metà! Paradossi dello sviluppo.
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