Sunday, November 1, 2009
Televisionari
Bianco è bianco e nero è nero. A qualche giornalista, anzi tutti, l'equazione non torna. Alla mediatica celebrazione dell'umanità degli Obama, il Barack presidenziale, nonché maggiordomo della presenziale Michelle, distribuiva dolcetti ad una manciata di fanciulli emotivamente coinvolti nella festa simulata alla Casa Bianc(oner)a quanto possono esserlo i tacchini il giorno del Thanksgiving. Destinati ad uno spot promozionale dell'ennesima trovata della Presidenta.
Quattro sparuti strumentisti travestiti da scheletri intonavano musiche di circostanza all'ingresso, Barack cappuccetto nero con il cestino di leccornie a fare da cornice alle intraprese di una Catwoman (?!), alias Michelle, non Pfeiffer, come fu, ma Obama come dovrebbe essere.
Strano solo che per essere Cat aveva troppe macchie (non di scarlattina, sembrava) anelliformi nere su un pelo giallognolo. Ora non so cosa abbiano imparato i giornalisti alle scuole medie di zoologia, ma qualsiasi bambino avrebbe pensato ad un leopardo, un giaguaro, al più un ghepardo, un felino certo ma non un gatto e per di più non nella versione nera nerissima di Catwoman. La notizia di propaganda è rimbalzata su tutti i canali Raiset e Internet e ovunque si è fatto l'accostamento all'eroina della notte, in un loop continuo che rinnega la missione del giornalista: 1. raccontare la verità, 2. prima di farlo, verificarla. Non dire gatto se non ne sei sicuro...
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1 comment:
... e se non ce l'hai nel sacco
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