Monday, November 24, 2008

...anzi Luxuria

La profezia non si è realizzata. Non sempre prevalgono i migliori. L'Isola avrebbe dovuto premiare in assoluto chi si era dato più da fare e meglio aveva resistito alle condizioni ambientali, ma alcuni di questi erano già stati eliminati (Rossano) o si erano ritirati (Ciavarro). Restava la rosa piangente descritta nell'ultimo post, in cui alla freddezza sentimentale dello spilungone veneto ed al fiume di lacrime asciutte del postpunk emiliano il "pubblico" aveva preferito le curve dell'argentina e il ritratto di un'indecisa foggiana, che ha stimolato infine maggiore compassione, giocando sul pietismo e sulla retorica dell'emarginazione. Stucchevole.

2 comments:

Anonymous said...

La scelta cade sempre su ciò che rappresenta maggiormente le posizioni e gli interessi di maggioranza...
Dopo Mario: "l'homo novus", Luxuria: niente di nuovo...
-italiani: popolo sentimentale!!!-
Il riscontro del popolo è per "valori" e "sentimenti" che sente vicini:
Vladimir Luxuria ha potuto contare sull'appoggio "telefonico"di varie componenti e prototipi umani, quali: la categoria omosessuale (per diritto di nascita); la componente "cornuta" (sedotta grazie l'arringa contro Belen e Rossano, appunto fatta in nome e per conto dei "poveri cornuti a casa" -cito testualmente- (Ivana e Marco) e ,infine, la componente "plebea", (coertata grazie al pezzo forte recitato ieri sera in diretta TV, durante il televoto -cito testualmente- "per fortuna l'Italia è un paese democratico, la nobiltà non la riconosce un titolo, perchè una contessa ha dimostrato di essere una pezzente d'animo...sono più nobili molti poveracci").
Beh Beh Beh, se poi uniamo le preferenze delle tre grandi categorie su citate, a quella espressa dalla componente religiosa e timorata di Dio (catturata dopo l'episodio della felpa e il riferimento a S.Martino, grazie al quale l'è stato cancellato anche il peccato dell'omosessualità), la vittoria era veramente scontata...

Anonymous said...

ma come nota bene oggi Barbara Palombelli, conveniva al carrozzone della Ventura sbattere la 'mostra' scapigliata in prima pagina piuttosto che l'avvenente Venere postbotticelliana, troppo scontata in copertina. molto meglio l'atteggiamento bastone e carota (senza allusioni) con la trans orgogliosamente rivendicante la sua identità e paladina dei suoi simili, quei capelli grigi a stento trattenuti dalle 'mutande della Marini', quello sguardo ossuto e fariseo. insomma si è rifatta il pedigree per essere accolta alle prossime elezioni politiche europee tra i comunisti e proiettata nell'orbita di Bruxelles, dove le auguro di girare a lungo.