Monday, November 10, 2008

Nomen Omen

Car là. In quanto laggiù. O lassù, dipende dalla prospettiva e dalla direzione del naso, anche se in Francia il Nord può essere giù (si veda il godibile Bienvenue chez les Ch'tis, ma, per carità, non in italiano). Proprio in quanto laggiù, in Francia e non in Italia, qualcuno (pardon! qualcuna) si 'consente' di dire: ... Mais souvent, je suis très heureuse d'être devenue française! Cioccolato nero fuso su un flan di ricotta per i palati francesi, visto che le orecchie sono già stracolme dei canori cinguettii della Prémiere Dame. Il contesto, manco a dirlo, le dichiarazioni del Premier italiano sul grado esibito di melanina del designato presidente americano. Ca va sans dire, il profilo è da cabarettista in cerca del suo palcoscenico; da battutiere che confonde una conferenza stampa con Zelig, ovvio che la mosca salti al naso. Soprattutto a quelli troppo 'all'insù'. Che finiscono con l'oscurare quanto di etico era contenuto nell'intervista, con cui si invitava a proseguire sul percorso dell'integrazione razziale, ostentando di essere, la coppia presidenziale, 'francese per caso': lui figlio di un immigrato ungherese e di madre ebrea, lei (fino a poco fa) italiana. Antesignana, dunque, della svolta americana verso la diversità (che, fin quando sarà così percepita, continuerà a costituire una barriera mentale per la, forse irraggiungibile 'maturità' del genere umano). Ebbene, a margine di un discorso del genere, la 'caduta' di stile, che per una modella è ancora peggio! Mentre si plaude all'auspicata affermazione nel mondo di pari opportunità per tutti e si fanno esempi razziali e nazionali, irrompe l'impronta xenofoba di una ex-italiana contro l'Italia. Ma non aveva appena detto che il mondo doveva essere senza confini? Rigoglioso orgoglio francese? Banalmente un errore sinaptico: non si può rimproverare a qualcuno di aver usato un criterio di differenziazione basato sulla razza ed esaltare il piacere di non essere italiana!

No comments: