Thursday, November 20, 2008

Tra cucù e coccodè

Ancora nell’occhio del ciclone mediatico il premier italiano, stavolta per uno scherzo giocato alla Kanzlerin Merkel. Nascosto dietro ad un monumento l’ha lasciata sfilare, non visto, con i suoi body guard per poi apparirle improvvisamente alle spalle sorprendendola con la più antica delle onomatopee ludiche ispirata ai lignei orologi alpini. Un omaggio alla Germania, una rottura del protocollo diplomatico ossidato dal tempo e dalla tristezza dei suoi protagonisti. In breve Berlusconi diverte e si diverte, una novità nel panorama internazionale degli uomini di governo. La sua ribalta non è l’incontro internazionale ma un palcoscenico permanente, dove, da primattore, non può rinunciare alle vallette Arboree, solo che lui, alla notte, dice spesso sì. E, a dire il vero, pare che quelli a razzolare e a gorgogliare vanamente nell’aia parlamentare siano proprio i suoi avversari politici, condannati a starnazzare critiche ‘di ruolo’, travolti e inebetiti dall’attivismo (talvolta di facciata) della nouvelle vague arcoriana e dei suoi proseliti.

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